Beata Sandra Sabattini

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“Ha scelto Gesù come salvatore della propria vita, perché Gesù riempie di bellezza e di senso la vita. E il suo esempio è una boccata di ossigeno puro per tutti”. Così monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, ha descritto in poche parole Sandra Sabattini, la giovane che, morta per un incidente stradale a 23 anni, nel 1984, è stata beatificata proprio a Rimini domenica 24 ottobre.

Sandra fin da piccola ha vissuto in famiglia una fede semplice, ma profonda: coltivava con Gesù un rapporto di amicizia e confidenza, che la spingeva a rimanere a lungo in preghiera, ogni giorno, nel silenzio, da sola. Alcune educatrici di un campo estivo a cui partecipò da bambina hanno ricordato che, durante il giorno, si recava spesso da sola in cappella, con la bambola in una mano e il rosario nell’altra; anche la nonna ha raccontato di averla trovata tante volte addormentata sotto le coperte con la corona fra le mani.

La preghiera vissuta come dialogo la portava a leggere gli avvenimenti quotidiani nell’ottica della fede: l’incontro con don Benzi e la Comunità Papa Giovanni XXIII ha poi dato una direzione sicura al suo impegno, che si è concretizzato nel rimanere accanto agli “ultimi”. Anche per questo motivo, dopo un po’ di discernimento aveva deciso di iscriversi alla facoltà di medicina, con l’intenzione di essere medico missionario. Annotava i propri pensieri  su foglietti, diari e vecchie agende, che proprio don Benzi ha raccolto e pubblicato, colpito dalla profondità di tante riflessioni: in una pagina si legge la frase: ” Scelgo Te e basta”, rivolta a Gesù, a testimonianza del desiderio radicale di vivere ogni esperienza insieme al Signore. Lo studio, l’impegno in comunità, il fidanzamento con Guido… tutti gli aspetti della sua vita  sono state sempre occasioni per incontrare il Signore e comunicarlo agli altri.