Lettera dal CAV sul progetto Gemma

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Molto rev.do don Fabio,

          ringraziamo di tutto cuore lei ed i fedeli della Parrocchia “Santa Maria Maggiore” di Mirandola per aver adottato con il Progetto Gemma n. 19697 il bimbo (si conosce già il sesso) di Lippa.

Lippa, detta Miriam, di anni 35, di nazionalità montenegrina, anche se nata in Italia, coniugata con un Italiano e già madre di 7 figli, l’ultimo di quasi 3 anni, ha confidato lei stessa, il 7 novembre u.s., a delle signore di una parrocchia, che l’aiutano ogni tanto, di avere scoperto da pochi giorni di essere incinta.   

Racconta di stare vivendo un periodo particolarmente difficile per la perdita del lavoro del marito e di avere difficoltà enormi anche per garantire cibo sufficiente ai sette bambini. La crisi economica causata dall’emergenza sanitaria ha minato la sua serenità e confessa di essere disperata a tal punto da avere l’intenzione il successivo 9 novembre di recarsi all’ospedale San Paolo di Napoli per intraprendere l’iter per l’aborto. Racconta di essere confusa e di non sapere come fare a crescere questo bambino in arrivo, dato che non riesce a garantire i pasti quotidiani agli altri sette bambini. Era proprio decisa a interrompere la gravidanza, perché diceva di vivere una situazione familiare troppo difficile per poter accogliere una nuova creatura. Queste signore cercano di incoraggiarla a proseguire la gravidanza e ne parlano con una nostra volontaria, che conosce Miriam e lei spiega loro per telefono cosa dire e cosa promettere. Esse le ricordano che ogni vita umana ha una dignità altissima e ogni bambino ha il diritto di nascere e le assicurano la vicinanza del CAV durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino e un aiuto anche per gli altri bambini. Dopo due giorni di forte combattimento interiore e di notti insonni, Miriam rinuncia all’idea di interrompere la gravidanza ed il giorno 9 novembre non va in ospedale. Con grande gioia di tutte il giorno 20 novembre 2020 accetta di farsi accompagnare dal ginecologo per la sua prima ecografia. Il bambino era allora alla settima settimana di gestazione e nascerà, a Dio piacendo, agli inizi di luglio del 2021.

Nel salutare con tanta gratitudine Lei ed i fedeli della sua Parrocchia “Santa Maria Maggiore” e nel rassicurare la nostra vicinanza nella preghiera, cogliamo l’occasione per chiedere ancora a nostra volta la carità di una preghiera per Miriam e per il suo bambino, per i bimbi delle donne, che contattiamo presso l’unica clinica convenzionata con la Regione in Campania ad effettuare aborti (il 20% circa di tutti gli aborti), dove operiamo prevalentemente  e  per noi volontari, che nel nostro apostolato alla suddetta clinica, che ha meritato da un giornale locale alla città, dove è ubicata, l’appellativo di “Capitale degli aborti”, sperimentiamo davvero in tutta la loro drammaticità la veridicità delle parole di San Paolo in Ef. 6,12: “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male”,

Mario Romanelli, referente Centro Aiuto alla Vita Benevento ODV