Progetto di sostegno alimentare e nutrizionale Burkina Faso

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Don Victor Bebè Tioyè è un sacerdote del Burkina Faso che si è specializzato a Roma nella pastorale della
cura degli infermi.
Negli anni dei suoi studi ha trascorso parte dei mesi estivi a Mirandola aiutandoci nella pastorale.
Rientrato in patria nei mesi scorsi gli è stata affidata una parrocchia formata da diverse comunità. La
Parrocchia non è lontana dai territori dove da anni gruppi fondamentalisti islamici terrorizzano la
popolazione causando morti e feriti. Ciò ha provocato l’esilio di tante persone che hanno trovato
accoglienza nella parrocchia di don Victor.
Da lui ci è pervenuto questo progetto con la richiesta di un aiuto.


Progetto di sostegno alimentare e nutrizionale per gli sfollati interni e la loro autonomia nella parrocchia di Notre Dame di Fatima di Iolonioro presso la diocesi di Diebougou in Burkina Faso.


Il Burkina Faso da oltre 5 anni vive il momento più difficile della sua storia: è colpito da instabilità politica
che accentua la miseria, la povertà della popolazione e mette in pericolo quotidianamente la loro sicurezza
e incolumità. Questa grave situazione, soprattutto in certe zone, fa sì che la popolazione fugga dalla sua
terra per trovare rifugio in zone più sicure e pacifiche. La parrocchia di Notre Dame di Fatima, che
raggruppa 79 villaggi popolati da diversi gruppi etnici, è appunto il luogo sicuro dove molti rifugiati cercano
riparo e salvezza. Attualmente sono 1701 i rifugiati che trovano nella parrocchia di Notre Dame di Fatima
un luogo sicuro dove incontrano testimonianze di solidarietà, di fraternità e dell’amore di Dio verso tutti,
attraverso aiuti materiali, morali e psicologici.
In modo più specifico il progetto di sostegno, proposto dalla commissione parrocchiale per la pastorale dei
migranti e rifugiati, mira a garantire il servizio pastorale ai migranti e ai rifugiati, a sensibilizzare le persone
e la collettività al problema, a ricercare soluzioni concrete, a stimolare la catechesi e la liturgia per le
diverse comunità, a sviluppare iniziative pastorali per gli aiuti morali e spirituali e per favorire l’integrazione
dei rifugiati nella comunità. Infine il progetto mira a garantire un sostegno alimentare e nutrizionale ai
rifugiati e lo sviluppo della loro autonomia attraverso l’insegnamento di alcuni mestieri come l’allevamento
e l’agricoltura. Il progetto si rivolge quindi a tutti i rifugiati e migranti che arrivano nei 79 villaggi della
Parrocchia e si rivolge a tutte le persone vittime di esclusione sociale, gli orfani e le persone con disabilità
all’interno della comunità parrocchiale. L’importo stimato per il progetto è di circa 9000€. L’orizzonte
temporale per lo sviluppo del progetto è di circa 12 mesi.
Come parrocchia di Mirandola abbiamo cominciato a raccogliere e ad inviare offerte.