Sandra Sabattini nasce il 19 agosto 1961 a Riccione e vive i primi anni a Misano Adriatico con i genitori Giuseppe e Agnese, e il fratello Raffaele. All’età di 4 anni la famiglia, profondamente cristiana, va a vivere nella canonica della Parrocchia di San Girolamo, a Rimini, dove è parroco lo zio, don Giuseppe Bonini, fratello della madre. L’ambiente familiare e la parrocchia aprono il suo animo ai valori della vita e della fede.
Il 24 gennaio 1972, all’età di 10 anni, Sandra inizia a scrivere un diario: «La vita vissuta senza Dio è un passatempo, noioso o divertente, con cui giocare in attesa della morte».
L’incontro, a 13 anni, con don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che si dedica ai disabili e agli “ultimi” nella società, apre il suo animo ad una dimensione nuova e segna il cammino della sua vocazione e della sua spiritualità: seguire Gesù povero e servo, condividendo la vita degli ultimi.
All’Università sceglie la facoltà di medicina, dopo aver verificato che quella era la modalità voluta dal Signore per il suo servizio ai poveri.
Tutto il tempo libero dagli studi, anche le vacanze estive, è per i giovani ospiti di due comunità terapeutiche di recupero.
Le piaceva vivere in silenzio il suo rapporto con Dio, perciò si alzava il mattino presto, per stare in meditazione al buio davanti al Santissimo Sacramento. Anche la sera a qualsiasi ora rientrasse, trascorreva un’ora in preghiera davanti a Gesù: le piaceva pregare e meditare sempre seduta in terra, in segno di umiltà e povertà. Amava contemplare il creato, che suscitava in lei sempre nuovo stupore. Davanti a un mare calmo o in tempesta, davanti alle vette dei monti sentiva di penetrare nel mistero di Dio Creatore e Padre.
A 20 anni conosce un giovane, Guido, che condivide i suoi stessi ideali: nasce una reciproca simpatia. Camminano insieme, fidanzati, e sognano di andare in Africa e fondare una comunità per dedicarsi agli ultimi degli ultimi.
Il 29 aprile 1984, mentre assieme a Guido si sta recando ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII, viene investita da una macchina rimanendo colpita mortalmente alla testa. Portata d’urgenza all’Ospedale Bellaria di Bologna, muore senza riprendere conoscenza il 2 maggio 1984, non ancora ventitreenne.
Nel 1985 don Oreste Benzi cura una prima edizione dei suoi scritti (diario, appunti, agende) attraverso i quali si apre come uno squarcio sul suo animo profondo e semplice, contemplativo e razionale, immerso in una fede profonda che la lasciava libera di esprimersi come figlia verso Dio, amato come un Padre. Il suo diario vedrà varie nuove edizioni, arricchite da scritti inediti e nuove testimonianze.
Nel settembre 2006 il vescovo Mons. Mariano De Nicolò introduce la causa di canonizzazione della Serva di Dio Sandra Sabattini ed apre il processo che ne indagherà la vita, le virtù e la fama di santità. La prima parte del processo, quella diocesana, si conclude il 6 dicembre 2008.
Il 7 marzo 2018, la Congregazione delle Cause dei Santi promulga il Decreto che riconosce la venerabilità di Sandra Sabattini.
Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco autorizza la promulgazione del Decreto che riconosce «il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Alessandra Sabattini» relativo alla guarigione di Stefano Vitali. Ora Sandra sarà presto dichiarata beata.
Per approfondire:
https://www.apg23.org/it/sandra_sabattini/
https://www.sangirolamo.org/sandra.php
Testo a cura della comunità Papa Giovanni XXIII